Le etichette su benzina, diesel e gas sono cambiate dal 2018: ecco tutti i codici e a quali carburanti fanno riferimento.
Dal 12 ottobre 2018, sono cambiate le etichette che identificano i carburanti: benzina, diesel e gas non sono descritti in questo modo, bensì con sigle specifiche e uniformi in tutta l’Unione Europea. Una novità voluta da Bruxelles per facilitare la comprensione e la corretta identificazione dei carburanti in ogni Stato membro, soprattutto per chi viaggia con il proprio veicolo oltreconfine.
Etichette sulla benzina, diesel e gas: le modifiche
Il cambiamento è frutto della direttiva europea DAFI (Deployment of Alternative Fuels Infrastructure), che ha come obbiettivo quella di promuovere l’uso dei carburanti alternativi e creare un’infrastruttura condivisa in tutti i Paesi UE.

Le nuove etichette sono codici che indicano con precisione la composizione della miscela utilizzata. Tale sistema si applica a tutte le tipologie di veicoli: dalle auto ai mezzi pesanti, dai motocicli agli autobus.
Cosa significano le nuove sigle sulle pompe
Per la benzina, le sigle sono precedute dalla lettera “E“, seguita da un numero che indica la percentuale di etanolo contenuta nella miscela.
E5, ad esempio, identifica un carburante con il 5% di etanolo, E10 sale al 10% e E85, molto più ricco, arriva all’85% di bioetanolo.
Nel caso del diesel, la lettera di riferimento è “B“, con B7 che indica un contenuto del 7% di biodiesel, B10 per il 10% e B100 che rappresenta il biodiesel puro.
Anche i carburanti gassosi hanno ricevuto una nuova classificazione: CGN indica il metano, LPG il GPL, mentre H2 rappresenta l’idrogeno.